Come aprire un Ristorante
Il settore della ristorazione offre molte opportunità di lavoro e, chi si sente sia imprenditore che amante dell’enogastronomia, può decidere di aprire un’attività in proprio nel settore della Somministrazione del Cibo e delle Bevande. Ma quali sono i documenti e i requisiti per avviare un ristorante? Cerchiamo di capirlo insieme.
I requisiti personali, morali e professionali
Per aprire un ristorante, innanzitutto, occorre avere dei requisiti morali e professionali. Non possono infatti aprire un’attività le persone segnalate come delinquenti abituali, le persone che hanno portato al fallimento un’azienda o comunque persone che hanno subito una condanna con detenzione superiore ai 3 anni.
Per quanto riguarda i requisiti professionali, invece, occorre essere maggiorenni ed essere in possesso del diploma di scuola superiore. Per aprire una qualunque attività che venda cibo e/o bevande, occorre aver frequentato con successo un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande), o avere un diploma alberghiero.
Per quanto riguarda i requisiti personali e professionali, invece, occorre essere maggiorenni ed essere in possesso del diploma di scuola superiore di primo grado (Licenza Media). Per aprire una qualunque attività che venda cibo e/o bevande, occorre aver frequentato con successo un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande), o avere un diploma alberghiero o una laurea in Biologia, Scienza della Nutrizione o altre, attinenti la conservazione, la trasformazione, la manipolazione e la somministrazione di alimenti e bevande
Le certificazioni per aprire un ristorante
Il corso SAB, che prevede l’abilitazione alla Somministrazione di Alimenti e Bevande, non è obbligatorio solo se il soggetto ha già esercitato attività nel settore alberghiero e nella ristorazione. Il corso SAB può essere svolto presso uno degli enti accreditati; il cui elenco è consultabile sui siti della Regione o della Confcommercio di zona.
È compreso nel corso SAB il modulo di HACCP, il quale trasmette la conoscenza delle procedure igieniche legate alla preparazione, manipolazione, conservazione e somministrazione di cibi e bevande. Tale certificazione è necessaria non soltanto per il titolare, ma anche per tutte quelle persone che somministrano alimenti e bevande all’interno di un’attività di somministrazione e vendita.
Poiché si tratta di un’attività commerciale professionale, per creare un ristorante bisogna aprire una partita IVA e compilare la SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Il modulo deve essere compilato ed inviato telematicamente sul portale SUAP del Comune di interesse.
Il locale
In ultimo, ma altrettanto importanti, sono i requisiti inerenti il locale. Per aprire un ristorante, infatti, è necessaria una dichiarazione di idoneità. Il locale deve per prima cosa rispondere ai requisiti urbanistici che comprendono: la metratura, la sorveglianza esterna (per motivi di ordine pubblico e sicurezza), la presenza di parcheggi e alcune condizioni riguardo l’acustica. La ASST ha il compito di rilasciare l’idoneità sanitaria, solo se il locale rispetta anche le norme inerenti l’impianto idrico, quello elettrico, la canna fumaria (dove presente), il trattamento dei rifiuti e il rispetto della distanza minima tra cucina e sala.
Aprire un ristorante può essere snervante, ma può restituire anche grandi soddisfazioni. In molti scelgono di affrontare l’iter accompagnati dal commercialista di fiducia, che può aiutare nel disbrigo delle pratiche, o da uno o più soci. Con questa mossa si può riuscire a far fronte ai dividersi compiti e ad affrontare con maggiore sicurezza un investimento come quello di un ristorante!